GIORDANO BRUNO
Giordano Bruno (1548-1600) fu un filosofo e cosmologo italiano, noto per le sue idee rivoluzionarie sull’universo e la natura divina. Sostenne l’infinità dell’universo, popolato da innumerevoli mondi, e adottò una visione panteista, identificando Dio con la natura. Criticò l’autorità religiosa e promosse la libertà di pensiero, sfidando le concezioni tradizionali. Tra le sue opere principali vi sono “De l’infinito, universo e mondi” e “La cena de le ceneri”. Arrestato dall’Inquisizione per eresia, rifiutò di abiurare e fu condannato al rogo nel 1600. È oggi simbolo di libertà intellettuale e precursore del pensiero moderno.
Giordano Bruno (1548-1600) è stato un filosofo, teologo, scrittore e cosmologo italiano, noto per le sue idee rivoluzionarie e il suo tragico destino. Nato a Nola, vicino a Napoli, Bruno entrò nell’ordine domenicano, ma presto si scontrò con l’ortodossia religiosa a causa delle sue idee filosofiche e cosmologiche.
Il pensiero di Giordano Bruno
1. Cosmologia e universo infinito:
Bruno respinge la visione geocentrica di Aristotele e Tolomeo e supera anche il sistema eliocentrico di Copernico. Egli sostiene che l’universo è infinito, senza centro né confini, e popolato da innumerevoli mondi abitati. Questa visione rompe con la concezione tradizionale di un cosmo ordinato e finito voluto da Dio.
2. La divinità nella natura:
Bruno è panteista: identifica Dio con l’universo e sostiene che la divinità è immanente in tutte le cose. Per lui, la natura è viva, animata da un principio divino, il che lo pone in conflitto con la dottrina cristiana.
3. Riforma del pensiero:
Bruno critica le autorità religiose e propone una filosofia basata sulla libertà di pensiero e sulla ricerca della verità. La sua visione si fonda sulla fiducia nella capacità umana di comprendere il mondo attraverso l’intelletto.
4. Le opere principali:
• “De l’infinito, universo e mondi”: elabora la teoria dell’universo infinito.
• “La cena de le ceneri”: difende il copernicanesimo e attacca la filosofia aristotelica.
• “Spaccio della bestia trionfante”: critica i vizi dell’umanità e propone una riforma morale.
Il processo e la condanna
Accusato di eresia dall’Inquisizione, Bruno fu arrestato a Venezia nel 1592 e successivamente trasferito a Roma. Dopo un lungo processo, rifiutò di abiurare le sue idee. Il 17 febbraio 1600 fu arso vivo in Campo de’ Fiori, a Roma, come eretico. Prima di morire, avrebbe detto ai suoi giudici: “Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla.”
Eredità
Giordano Bruno è oggi considerato un simbolo della libertà di pensiero e un precursore della modernità, grazie alle sue intuizioni cosmologiche e al suo coraggio nell’affrontare le autorità del suo tempo.

Commenti
Posta un commento