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JOHN LOCKE

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  John Locke (1632–1704) è uno dei filosofi più importanti dell’età moderna. È il padre dell’empirismo, cioè l’idea che tutta la conoscenza derivi dall’esperienza. Secondo lui, la mente umana è come una tabula rasa (lavagna vuota) che si riempie grazie ai sensi e alla riflessione. Rifiuta quindi l’esistenza di idee innate. Locke è anche un grande pensatore politico. Nei “Due trattati sul governo” difende l’idea che gli uomini, nello stato di natura, siano liberi, eguali e dotati di diritti naturali: vita, libertà e proprietà. Per proteggere questi diritti, gli individui stringono un contratto sociale, creando un governo che però può essere rovesciato se diventa tirannico. Fondamentale è anche la sua visione della proprietà privata, vista come un diritto naturale che nasce dal lavoro dell’individuo. Le sue idee hanno influenzato profondamente le moderne democrazie e documenti come la Dichiarazione d’Indipendenza americana. Locke promuove anche la tolleranza religiosa e la limi...

HOBBES

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  1. Vita e Contesto Storico Thomas Hobbes (1588-1679) fu un filosofo inglese influenzato dalla Guerra Civile Inglese e dalla crisi politica del suo tempo. Studiò a Oxford e viaggiò in Europa, incontrando pensatori come Galileo e Cartesio. La sua opera principale, Leviatano (1651), sviluppa la sua teoria dello Stato assoluto. 2. Stato di Natura Hobbes aveva una visione pessimistica della natura umana: • Gli uomini sono mossi da egoismo e paura della morte violenta. • Senza un’autorità superiore, vivrebbero in uno stato di guerra di tutti contro tutti (bellum omnium contra omnes). • La vita sarebbe “solitaria, povera, brutta, brutale e breve”. 3. Il Contratto Sociale e il Leviatano Per uscire dallo stato di natura, gli uomini creano un contratto sociale: • Cedono i loro diritti a un sovrano assoluto per garantire pace e sicurezza. • Il sovrano, chiamato Leviatano, ha poteri illimitati e irrevocabili. • L’obiettivo è evitare il ritorno al caos e alla violenza. 4. La Teoria dell...